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L'inflazione scende ma fare la spesa in Puglia costa sempre di più



Sarebbe scesa di 3 punti percentuali l'inflazione a settembre secondo i dati Istat: dal 4,1% di agosto al 3,8%.
Un sospiro di sollievo per le famiglie? Niente affatto!
I consumatori continuano a fare i conti con il caro-vita e con prezzi che sono ben lontani dall'abbassarsi.
Fare la spesa costa sempre di più. Lo rivela l'ultima indagine della Federazione dei Consumatori Puglia sui prezzi di 33 prodotti in 25 esercizi commerciali pugliesi.

A Bari, per comprare 9 prodotti di prima necessità occorrono dai 27,55 € se si va al supermercato ai 34,70 € se invece si opta per il piccolo negozio sotto casa.
Rispetto all'anno scorso, una confezione di pasta da 500 grammi nel capoluogo pugliese costa il 30% in più. Per la focaccia a Brindisi si spendevano nel 2007 4,45 €.
E' passato solo un anno ma la differenza è sensibile: oggi per la stessa quantità di focaccia occorrono 6,30 €.

L'indagine svolta da Federconsumatori mette chiaramente in evidenza non solo come l'andamento dei prezzi sia in continua ascesa ma anche come per le famiglie arrivare alla fine del mese diventa sempre più difficile se per una confezione di riso bisogna sborsare 3,50 € e per un litro di latte fino a 1,72 €.

‘CARRELLO DELLA SPESA’:

L’INDAGINE DELLA FEDERAZIONECONSUMATORI PUGLIA SUI prezzi dei PRODOTTI NEI SUPERMERCATI pugliesi:
L’indagine ha riguardato 25 esercizi commerciali distribuiti in 11 città pugliesi.
Sono state prese in considerazione sia attività di grandi centri come Bari, Lecce, Brindisi e Foggia che negozi di paesi di provincia (Fasano, Tricase, Gallipoli, Cisternino, Margherita di Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia).
I volontari della Federazione Consumatori Puglia hanno confrontato i prezzi di 33 tra i prodotti alimentari e non maggiormente acquistati. Di seguito i risultati più rilevantiCONFRONTO PREZZI 2007/2008: Rispetto a un anno fa a Bari, Brindisi e Lecce (città per le quali sono disponibili anche i prezzi del 2007, cfr. http://www.piazzaconsumatori.it/ nella sezione ‘Le nostre azioni_indagini sui prezzi’), si evidenzia un generale ritocco in su di tutti i cartellini.
Se nel 2007 un chilo di spaghetti a Bari costava 0,60 €, a Brindisi 0,57 e a Lecce 0,75 €, oggi per lo stesso pacco di pasta si spendono rispettivamente 0,82 €, 0,76 € e 0,86€, quasi il 30% in più nei primi due casi.
Lo stesso vale anche per il pane su cui la Federazione consumatori Puglia ha già pubblicato un’indagine specifica a luglio di quest’anno (cfr.
http://www.piazzaconsumatori.it/ nella sezione ‘Le nostre azioni_indagini sui prezzi’) chiedendo e ottenendo l’intervento di Mister Prezzi. Un chilo di panini nel capoluogo pugliese costava a settembre 2007 1,65 €, quest’anno 2,40 €: ben 75 centesimi in più.
A Brindisi invece la focaccia è passata da 4,45 € a 6,30 €. E le cose non cambiano per tutti gli altri generi di prodotti: il latte fresco (da 1,48 € a 1,58 € a Bari), il caffè (da 5,80 € a 5,98 € a Brindisi e da 5,15 € a 5,39 a Lecce), i pomodori pelati (da 1,49 € a 1,69 € in entrambe le città), i biscotti (da 1,48 € a 1,66 € a Bari e da 1,43 a 1,66 € a Brindisi), il riso (da 2,69€ a 2,85€ a Lecce) o il tonno (da 3,49€ a 3,78€ a Lecce).

Pochi i casi in cui i prezzi sono rimasti invariati o sono cambiati leggermente. E’ soprattutto il settore dei detersivi a registrare una maggiore stabilità.
CONFRONTO PREZZI su alcuni prodotti specifici:
Per comprare una confezione di caffè in Puglia si spendono da 2 € a Cisternino a 3,45 € a Fasano; per una di biscotti da 400 grammi il prezzo più basso è a Gallipoli (1,39 €), quello più alto a San Feridinando di Puglia (2,51 €).
La differenza tra il prezzo più alto e quello più basso per un pacco di spaghetti da 500 grammi è di quasi un euro: 0,62 € a Tricase e 1,60 € a Cisternino. I pelati possono essere acquistati a un minimo di 1,18 € a Margherita di Savoia a un massimo di 2,05 € a Lecce; il prezzo di una confezione di riso oscilla da 1,49 € (Fasano) a 3,50 € (San Ferdinando); quello del detersivo per i piatti da 1,40 € a Cisternino a 1,95 € a Bari. Un litro di latte invece costa da un minimo di 0,80 a Gallipoli a 1,72 € a San Ferdinando di Puglia. CONFRONTO PREZZI 2008 tra grande e piccola distribuzione:
Immaginando di dover comprare nove prodotti a Bari (acqua Ferrarelle, 1 kg di pane o panini, 1 pacco di pasta Barilla, una bottiglia di olio, 1 kg di focaccia, tonno Rio Mare, 1 pacco di biscotti Mulino bianco, una confezione di caffè Illy e una di latte fresco Granarolo Alta Qualità) si possono spendere dai 27,55 € al supermercato ai 34,70 € nel negozio sotto casa. A Brindisi invece un paniere con 5 di quei prodotti (acqua Ferrarelle, panini, focaccia, tonno Rio mare biscotti), ha un prezzo inferiore nella piccola distribuzione (11,11 €) rispetto alla grande (14,08 €).Questo significa che non è sempre assicurato il risparmio nelle grandi catene di negozi rispetto alle piccole attività commerciali.
La differenza di prezzi tra gli uni e gli altri in molti casi è minima e la scelta di acquistare un prodotto può dipendere da eventuali offerte e promozioni in corso. CONFRONTO PREZZI in una stessa città:
L’indagine in generale mette in evidenza come la differenza di prezzi negli esercizi commerciali di una stessa città è piuttosto esigua mentre risulta essere più marcata nei grandi centri rispetto ai piccoli. A Gallipoli ad esempio, in tre negozi su tre pane, panini e focaccia hanno lo stesso prezzo.

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