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SANITA’: LA SALUTE STA DIVENTANDO UN VERO E PROPRIO LUSSO.

Comunicato Stampa
3/5/2012
SI SALVA SOLO CHI PUO’ PAGARE CURE PRIVATE.
 

Dai dati diffusi oggi dal Censis emerge una situazione gravissima: la sanità sta diventando un vero e proprio lusso.
Aumenta, infatti, il ricorso alla sanità privata, con tempi di attesa notevolmente ridotti, ma costi tripli rispetto al settore della sanità pubblica.
La spesa privata per la salute, in questo modo, è cresciuta fino a 30,6 miliardi di Euro, con un incremento tra il 2007 ed il 2010 del +8%.
Come più volte denunciato, per la salute i cittadini spendono  troppo di tasca propria.
La politica fallimentare dei tagli  sta producendo danni irreversibili al Servizio Sanitario Nazionale e discriminazioni inaccettabili nei confronti dei cittadini in difficoltà.
Non è tollerabile che, nel nostro Paese, solo chi può permettersi di sostenere i costi degli accertamenti riesca, attraverso una diagnosi precoce, a curare per tempo le patologie più gravi.
Altro fenomeno da non sottovalutare è che, la riduzione dei servizi e delle prestazioni pubbliche spinge i cittadini a ricorrere al privato “ low cost” con la relativa caccia alle offerte, anche online, spesso a scapito della qualità e dell’attendibilità delle cure.
Il diritto alla salute, come la Federconsumatori sostiene da tempo, non può sottostare alle logiche di mercato, poiché la salute che diventa merce discrimina e mette a repentaglio la vita di chi non può permettersene i costi.
Ci allarmano, inoltre, le notizie di un possibile superamento dei ticket e delle esenzioni, che verrebbero sostituiti da un sistema a franchigia, una specie di “sanitometro”, i cui criteri e modalità sono ancora poco chiari.   
Non è accettabile che siano i cittadini a pagare il risparmio sulla sanità.
Chiediamo al Governo di intervenire contro gli abusi, gli sprechi e le disfunzioni organizzative, ma soprattutto di tornare ad investire in salute, per garantire a tutti  l’accesso alla sanità pubblica, la qualità dei servizi e delle prestazioni.
Non solo perché quello alla salute è un diritto fondamentale, ma anche perché prevenire, guarire e salvare la vita dei cittadini, garantire le prestazioni e le diagnosi precoci, come conferma l’analisi del Censis, è un “bene” per l’economia del nostro Paese. 

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