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CRISI: ripresa è sempre più lontana.

Sempre più nere le prospettive per l’economia italiana. Non solo il 2012 si conferma un anno disastroso, ma addirittura, nel 2013, la situazione non è destinata a migliorare.
PIL e consumi si attestano in calo, mentre la disoccupazione continua a crescere, raggiungendo record inauditi.
Visto il preoccupante andamento del potere di acquisto delle famiglie (che ha conosciuto una caduta del -13,2% dal 2008 ad oggi) e l’ostinazione del Governo nel non voler intervenire a sostegno delle famiglie in difficoltà, non c’è da sorprendersi di uno scenario simile.
Anzi, i dati diffusi dall’Istat, nonostante la loro drammaticità, risultano addirittura sottostimati.
Secondo quanto rilevato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, quest’anno la caduta dei consumi nel nostro Paese si attesterà ad oltre il -5%, pari ad una minore spesa complessiva delle famiglie di più di 35,5 miliardi di Euro.
Una contrazione che, come denunciamo da tempo, ha effetti disastrosi non solo sulle condizioni di vita delle famiglie, costrette a ridurre i propri consumi persino nel settore alimentare,  ma anche sull’intera economia.
Per far fronte ad un’emergenza simile di certo non sarà sufficiente una “misera” social card. Strumento del tutto inadeguato a fronteggiare tale situazione, colmo di difficoltà e lacune che già abbiamo evidenziato in passato: dai ritardi nelle ricariche alla difficile gestione. Situazioni che molto spesso hanno creato solo ulteriori disagi ed innumerevoli situazioni imbarazzanti a chi già non naviga in buone acque. Ad aggravare i dubbi e le criticità circa tale strumento si aggiungono, inoltre, inaccettabili discriminazioni territoriali.....

“Bisogna fare ben altro per risollevare i bilanci delle famiglie e le sorti dell’economia italiana.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Il primo passo da compiere è una detassazione diretta per lavoratori a reddito fisso e pensionati, a partire proprio dalla tredicesima mensilità. In assenza di tale misura, infatti, ci aspetta un Natale particolarmente gelido, con una caduta dei consumi stimata in circa il -20%.
Inoltre è indispensabile eliminare definitivamente l’improponibile aumento dell’IVA, che avrà effetti disastrosi sulla nostra economia.
È fondamentale, infine, non esitare oltre per l’avvio di misure urgenti tese a rimettere in moto gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, necessarie ed irrinunciabili per una vera ripresa economica.

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