Federconsumatori Lecce mette a disposizione i propri operatori per offrire consulenza ai proprietari di immobili su come difendersi dagli avvisi di accertamento, notificati in questi giorni, con i quali viene comunicato l’aumento delle rendite catastali sancito dall’attività di riclassamento svolta dall’Agenzia del territorio su incarico del Comune di Lecce.
Avvisi che andranno a colpire ulteriormente i bilanci familiari dei cittadini di Lecce e delle loro famiglie, in quanto si ripercuoteranno direttamente sul calcolo dell’Imu, sulla tassa di registro nelle compravendite di immobili, dando luogo a un potenziale aumento della tassazione per i servizi collegati alla casa, aumento delle imposte dirette e indirette collegate alla casa, per esempio dell’Irpef.
I cittadini leccesi, infatti, si sono visti recapitare, prima della fine dell’anno, una comunicazione con cui l’Amministrazione comunale spiegava che l’aumento delle aliquote dell’Imu si era reso necessario per il taglio dei trasferimenti nazionali e che comunque sarebbe in preparazione un ricorso contro il governo in merito al criterio che ha presieduto la distribuzione del fondo di perequazione, ritenuto penalizzante per il Comune di Lecce. Negli stessi giorni, l’Agenzia del territorio ha provveduto a inviare ai proprietari di immobili un’altra comunicazione, contenente i nuovi valori catastali.
L’effetto congiunto dell’aumento dell’Imu e del riclassamento degli immobili in quasi tutto il perimetro urbano ha determinato una vera e propria stangata. La minoranza consiliare ha provato più volte a indurre l’Amministrazione a ritornare sui suoi passi proponendo, prima di ritirare la delibera con la quale si attribuì all’Agenzia del territorio, nel 2010, il compito di procedere al riclassamento e successivamente di introdurre aliquote più basse per il 2013, in modo da attutire l’impatto del salasso.
